E’ in un antico casolare del 1200 che si è concretizzato il sogno di Anna Maria e di suo marito Sergio. "Era il 1991 - ricorda la proprietaria - lo acquistammo da una signora la cui famiglia lo aveva in affitto da 120 anni. Sergio disegnava e realizzava modelli di maglieria ma cercava una qualità della vita migliore. Abbiamo iniziato così con 5 letti a castello, per accogliere i nostri ospiti e dei cavalli avellinesi per fare passeggiate e trekking.
Progressivamente è arrivato il resto tra cui la certificazione biologica del latte e dei prodotti derivati e soprattutto Nicola, Enea e Ines che vivono avendo come terreno di gioco il bosco e il frutteto e come compagni di svago anche i vari animali ospitati nell’azienda: cavalli, bovini, animali di bassa corte, una nutrita schiera di gatti e cani. Oltre al biologico - sottolinea Anna Maria - la nostra attenzione nei confronti dell’ambiente si è concretizzata con la caldaia a cippato di legna, che ci consente di usufruire la materia prima prelevata dai boschi circostanti.
Siamo baciati poi dal sole per cui l’azienda sarà autonoma energeticamente, grazie ai pannelli fotovoltaici che installeremo a breve.
In programma anche una bio-piscina, realizzata con resine e materiali locali di cui una parte sarà coperta e fruibile anche nei periodi poco propizi".
L’agriturismo fa parte del progetto Parchi di cultura, luoghi dell’anima dell’Appennino modenese e offre diverse possibilità di svago: escursioni a piedi, a cavallo o in mountain bike, parapendio, tiro con l’arco, settimane bianche e verdi. Non c’è che l’imbarazzo della scelta!